Matteo Zamperin

Unisce il suo lavoro d’insegnante e coreografo a quello di ballerino freelance, collaborando con diverse compagnie e affiancandosi, nei suoi progetti, a vari artisti provenienti da diversi settori.
Fortemente influenzato dal suo periodo di studi in Israele presso la “Kibbutz Contemporary Dance Company” e “Vertigo Dance Company”, si appassiona al loro stile e questo lo porta a dare vita ad una danza fisica, potente e dinamica, alla ricerca di una continua evoluzione.
Nel corso degli anni si specializza nella tecnica della Contact Improvisation ponendola alla base della sua danza per far emergere, oltre alla qualità tecnica e virtuosa, anche quella emotiva. Nelle sue creazioni il corpo dei danzatori, attraverso un movimento ricercato e alimentato da un’energia continua, è il veicolo per raccontare una storia.

Dal 2015 direttore artistico del progetto coreografico, “Keyhole Dance Project”, che con lo spettacolo “Keyhole”, nel 2016, lo porta a esibirsi a Riyad (Arabia Saudita).
Nel 2017 e 2018 è coreografo per “Internation Ballet” a Budapest, e lavora alla creazione di “Quis est Homo” e “Stones” per i ballerini dell’Opera.
Prende parte al progetto di “La sfera danza”, intitolato ”Lasciateci Sognare”, a Padova, riconfermato poi nel 2018 a Riyad e Jeddah con lo spettacolo “Omnia Vincit Amor”.

Nello stesso anno è coreografo e ballerino per la compagnia “Don’t Ask Why” diretta da Avery-Jai Andrews a Dallas (Texas), dove inaugura la coreografia “Gestalt”. Nel 2019 coreografo per “Il Balletto di Siena” dove crea lo spettacolo “North”.

Con il suo progetto coreografico crea “Come le Rose”, pezzo presentato ai festival “Gate8” a Chiavari e “11Lune” a Peccioli e vincitore del premio “BanCo” alla vetrina coreografica di “Danza in Fiera” a Firenze. Nel 2020 coreografa “PianoUomo” per Padiglione Venezia “Aperture Straordinarie” presso la Biennale di Venezia.

Corsi:

Danza Contemporanea